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Sistema di ripulitura LIQUABRADE di monumenti storici con i ns. macchinari.

Immagini attrezzature: furgone, pavimentazioni, liquabrade.

Premettiamo che i ns. macchinari sono completamente ecologici (non utilizzano né sabbia né prodotti chimici) ed a norma con tutte le vigenti leggi europee in merito alle emissioni di gas combustibili (il generatore di corrente è diesel) e alle emissioni di rumori (68 Db a 7 mt.).

Per la lavorazione usiamo diversi materiali pulenti a seconda delle superfici da trattare, il sistema si basa sui seguenti principi:

  1. Poca pressione dell'aria.
  2. Poco materiale pulente.
  3. Poca acqua.

Il funzionamento consiste in un getto di aria (0,07 bar) che per mezzo del principio Venturi si arricchisce di materiale pulente in quantità regolabile a seconda delle esigenze (non oltre gli 0,2 kg/min.), e all'uscita del getto dall'ugello si miscela con un piccolo getto di acqua per l'abbattimento delle polveri, anche esso regolabile (non oltre gli 0,6 lt/min.).

I materiali pulenti che usiamo sono inerti (quarzite), vegetali (polvere di mais, gusci di noce tritati), acqua ed aria.

Le caratteristiche principali dei materiali pulenti sono le seguenti:

  1. Minerale ARO (quarzite), durezza 7 sulla scala di Mohs, diametro di 20-50 micron, questo minerale è il più duro da noi usato, e per evitare qualsiasi effetto traumatico sulle superfici trattate, viene prodotto per mezzo di macinazione (non frantumazione), in modoche sui grani non ci siano angoli.
  2. Fibra vegetale AL-AV (gusci di noce tritati), durezza 3 sulla scala di Mohs, diametro di 80-120 micron.
  3. Fibra vegetale ASIM (polvere di mais), durezza 2 sulla scala si Mohs, diametro 50-70 micron.
  4. Acqua deionizzata e debatterizzata (ultrapura o bidistillata), ottenuta per passaggio in resine a scambio ionico a letto misto ed esposizione a lampade a vapori di mercurio a bassa pressione (raggi UV), queste lavorazioni sono costantemente controllate per mezzo di uno strumento conducimetrico, con allarme in casi di superamento dei parametri ottimali dell'acqua.

Il sistema pulente in pratica si basa sul principio di non usare materiale pulente più duro delle superfici su cui dobbiamo operare e sull'asportazione dell'impurità, non basato sull'abrasione, ma sul trasferimento delle impurità dalla superficie al materiale pulente, tramite rotolamento ad altissima velocità dello stesso.

Ciò permette di evitare qualsiasi tipo di trauma o reazione chimica sulle superfici e nell'ambiente circostante, e il sicuro smaltimento dei materiali risulta non inquinante.

Come da prova effettuata in loco, possiamo garantire che le superfici non subiscono alcun tipo di danneggiamento data la bassissima pressione e i materiali usati, ma il risultato è quello di riportare il monumento il più vicino possibile all'aspetto originario.

Sito realizzato da Anemone Lab SNC